Meeting Industry italiana, favorevole il trend. I dati dell'OICE 

   

 Giovedì 4 Luglio 2024

Crescita a doppia cifra per la Meeting Industry italiana. A indicarlo sono i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, progetto di ricerca promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI. Dati che evidenziano una stagione di grande positività per i congressi e gli eventi business realizzati in Italia nel 2023, in linea con il trend favorevole del leisure, e una percentuale di incremento pari quasi al triplo del trend medio di crescita degli anni pre-pandemia.

La decima edizione dello studio di settore, che ha esaminato 5.644 sedi che operano nell’ambito congressuale, indica che nel 2023 in Italia sono stati complessivamente realizzati 340.057 eventi con un minimo di 10 partecipanti, della durata minima di 4 ore: un aumento pari al 12% rispetto al 2022; i partecipanti sono stati 27.152.890 (+28% rispetto al 2022, mediamente 80 persone per evento) e le presenze 41.835.932 (+31.9% rispetto al 2022). La durata media degli eventi è risultata pari a 1,43 giorni, senza differenze significative rispetto agli anni precedenti. Gli eventi della durata superiore a un giorno hanno rappresentato il 25,7% del totale e hanno raggiunto oltre 12 milioni di partecipanti e circa 30.714.000 presenze sul territorio: +50,6% rispetto al 2022 che, sulla base dei dati rilevati da ISTAT, è stimato abbiano rappresentato l’11,2% delle presenze riscontrate presso il totale delle strutture alberghiere nel 2023.

“Nonostante un contesto globale economico e geopolitico complesso, congressi ed eventi business si confermano strumenti insostituibili dal punto di vista della crescita economica, qualificazione, innovazione, promozione del Made in Italy e diffusione del sapere - dichiara la Presidente di Federcongressi&eventi, Gabriella Gentile. - Uno scenario positivo dimostrato non solo dal sentiment che in questo momento accomuna gli operatori del settore e dai dati dell’OICE, ma anche dalla crescente attenzione delle istituzioni per questo settore, con investimenti a sostegno del turismo congressuale e delle imprese della filiera”.

Il mercato dei congressi e degli eventi ha confermato nel 2023 significative differenze per area geografica; in particolare, il Nord, che concentra il 53,2% delle sedi, ha ospitato il 59% degli eventi stimati a livello nazionale (+11,8% rispetto al 2022), il Centro il 24,7% (+13,4% rispetto al 2022), il Sud il 10,2% (+10% rispetto al 2022), mentre per quanto riguarda le Isole la percentuale è del 6,1% (+11,5% rispetto al 2022).

Quanto alle sedi, in Italia l’attività dei congressi e degli eventi presenta tradizionalmente differenze significative a seconda della tipologia di struttura e della capacità massima complessiva. Gli alberghi con sale meeting, che costituiscono il 66,9% delle sedi analizzate dalla ricerca, rimangono la tipologia più utilizzata, con il 77,8% degli eventi totali ospitati e il 52% dei partecipanti. I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali (2,2% delle sedi analizzate) hanno ospitato il 3,1% degli eventi (13,9% dei partecipanti), e costituiscono la tipologia di sedi che è cresciuta di più rispetto al 2022 per numero di giornate, +33,9%.

Le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, 8,4% delle location considerate) sono state sedi del 2,5% degli eventi (3,4% dei partecipanti). Le altre sedi (istituzionali, spazi non convenzionali, arene, teatri, cinema, centri sportivi - 22,5% delle sedi considerate) hanno accolto il 16,6% degli eventi, il 29,8% dei partecipanti.

Per quanto concerne la provenienza geografica dei partecipanti, dall’analisi dei dati forniti dalle sedi che hanno partecipato alla ricerca emerge un aumento rispetto al 2022 del numero di eventi nazionali, e un ritorno degli eventi internazionali quasi al livello del 2019: il 9% degli eventi risulta aver avuto un orizzonte internazionale, ossia con partecipanti provenienti in percentuale significativa dall’estero (8,3% nel 2022) e il 37,7% un orizzonte nazionale, con partecipanti provenienti prevalentemente da fuori regione (28,5% nel 2022). Il 53,3% degli eventi ospitati (63,2% nel 2022) si conferma a dimensione locale, con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si svolge l’evento. In merito ai promotori, le aziende hanno organizzato la parte più corposa degli eventi, il 66,3% (13,5 punti in più rispetto all’anno precedente), mentre le associazioni si confermano il secondo promotore con il 22,3% degli eventi (in calo rispetto al 2022). Infine gli eventi promossi da enti e istituzioni hanno rappresentato l’11,4% (contro il 16,1% del 2022).

"La presentazione dei dati nazionali di OICE ci permette ogni anno di comprendere quale sia il posizionamento di Riva del Garda quale destinazione per i congressi associativi internazionali - afferma la Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi, Alessandra Albarelli.

Riva del Garda Fierecongressi nel 2023 ha accolto 153 eventi totali, 102 a Riva del Garda (Centro Congressi e Spiaggia Olivi) e 51 a ITAS Forum a Trento; di questi sono stati ben 20 gli eventi congressuali internazionali che hanno raggiunto Riva del Garda (il 21,5% del totale). Il dato relativo all’internazionalizzazione è pertanto in aumento (16 eventi, pari al 19% degli eventi totali, nel 2022), “possiamo dire - aggiunge Alessandra Albarelli - che l'appeal internazionale e la promozione globale che ogni anno mettiamo in campo porta a risultati significativi, sia in termini di indotto economico diretto e indiretto, che di ricaduta culturale e sociale del Paese Italia".

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